E’ già passato un anno. Erano i primi giorni di Luglio 2012 quando Matteo Brunetti, Presidente del Fanta5frondi, dopo un mese di rumors, presenta al pubblico - grazie alla piattaforma di FantaGazzetta - il sistema di gioco Mantra, la rivoluzione dei fantasy games legati al calcio.
Presentare questa innovazione era un’impresa ardua, perché rompere le abitudini ultradecennali di uno dei giochi di maggior successo in Italia sembrava quanto minimo presuntuoso. Eppure Mantra aveva in sé quella ‘delicatezza’ per affrontare a viso aperto il fantacalcista: NON TOGLIERE neanche un respiro al soffio vitale della versione classica, AGGIUNGENDO un mare di divertimento e un deciso salto di qualità grazie alla enfatizzazione della componente tattica, finora assolutamente marginale e lontana dalla realtà nel gioco.
Identificare i calciatori per le loro caratteristiche ed inserirli coerentemente in uno schema di gioco è divenuto “il patentino di Coverciano” dei fantallenatori. Non solo. La presenza in lista di moltissimi calciatori multiruolo consente una forte flessibilità nelle scelte. Lo scacchiere non è mai rigido e il trasformismo tattico diviene una leva a disposizione del fantallenatore non più vincolato a dovere scegliere quasi per forza il 3-4-3.
Mantra consente un’esperienza di gioco più ricca e coinvolgente. Dalle qualità manageriali richieste per allestire una rosa, alla capacità di scegliere settimanalmente l’impianto tattico che meglio possa valorizzare gli uomini a disposizione. Ribadisco, senza rinunciare a nulla del vecchio e caro fantacalcio.
Il salto, o meglio, il passaggio generazionale a questo nuovo sistema di gioco è dunque assolutamente naturale e la sua componente tattica asseconda il modo con cui siamo ormai abituati a fruire del prodotto calcio dai media (tv, stampa e web) che, sotto questo punto di vista, negli ultimi vent’anni hanno avuto una fortissima evoluzione. Trequartisti, ali, esterni bassi e così via. C’è qualcuno di voi che non sappia cosa siano? Non scherziamo! Il fantacalcista italico è un “essere” assolutamente preparato.
Le voci dei Mantrallenatori
La resistenza al cambiamento dunque è solo fisiologica paura della novità. Ma il passo è più semplice di quel che si creda. Le testimonianze delle migliaia di fantallenatori che sin dalla prima stagione hanno pioneristicamente creato la loro lega col sistema Mantra, sono quanto di meglio possa esserci per darvi la necessaria spinta per la prossima stagione. Ecco qualche esempio:
- "All'inizio è come passare per la prima volta da un vecchio cellulare ad uno smartphone. Rimani spaesato. Ma dopo mezz'ora non capisci come hai fatto a farne a meno prima"
- “Devi ragionare sulle scelte tattiche. Schemi, soluzioni, uomini. Divertimento decuplicato, è una fantastica innovazione. Addio per sempre Classic”
- “Ora ditemi voi con quale voglia io posso giocare ad un’altra lega classica a cui partecipo?!? Dopo Mantra non ha più senso. Avete spazzato via 20 anni di gioia. Cmq….grandissimi!!!!!! P.S.avevate ragione, in lega è molto più figo che nel fantagenius pro”
- “Non so come spiegarvi l’entusiasmo dei miei colleghi per questa prima esperienza Mantra. Da parte di tutto il mio gruppo: grazie! E’ tutto troppo……………..”più”! Più divertente, più coinvolgente, più sensato, più logico, più belloooooo. Grazie, ancora grazie!”
- “Impossibile tornare indietro” (in varie forme e toni è il messaggio più diffuso).
- “Leggo commenti di gente preoccupata. Ci vuole più tempo a fare la formazione, è difficile, non ci capisco niente.E’ ASSOLUTAMENTE FALSO. Mantra non è il futuro, è già il presente.”
Una stagione è finita e un'altra sta per cominciare. Vi ripropongo un estratto dell'intervista rilasciata da uno dei vincitori di Fantagenius PRO basato, anch'esso, sul sistema MANTRA.
Clicca per ingrandire |
Il Presidente
Matteo Brunetti
Nessun commento:
Posta un commento